Escursioni guidate in Kayak (livello facile) - Dalla base galleggiante sita presso la foce del Temo prende il via l’escursione a bordo dei confortevoli kayak. La prima opzione prevede la risalita del fiume Temo (unico navigabile dell’isola) per circa 5 km. La navigazione consente di raggiungere la città con il suo bel centro storico, ammirando gli edifici delle antiche concerie, monumento nazionale insieme al Castello Malaspina edificato nel 1112 e la Cattedrale di San Pietro, che si raggiunge più a monte attraversando le rigogliose campagne a ridosso dell’abitato. Si pagaia ancora per altri 2 km immersi in una lussureggiante e incontaminata vegetazione. Nel percorso è facile ammirare esemplari di Martin Pescatore, Airone Cinerino, Gallinelle etc. In alternativa, se le condizioni meteo marine lo consentono, si può programmare la medesima escursione lungo il litorale marino, finalizzata alla visita delle numerose e suggestive calette.
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Trekking archeologico costiero (livello facile) - Con il pulmino trasporto passeggeri si raggiunge il sito di Torre Argentina, sulla litoranea Bosa Alghero. L’escursione consiste in una camminata di facile livello che segue la suggestiva e incontaminata costa di Bosa. Il percorso conserva intatte le tracce della presenza dell’uomo preistorico di 6000 anni anni fà: numerose tombe (domus dejanas) escavate con grande perizia nella roccia vulcanica. Durante la camminata vengono illustratte, oltre alle valenze storiche e archeologiche relative ai monumenti preistorici e la funzione delle torri costiere del 1500, volute dalla Corona d’Aragona, nel corso della dominazione spagnola, le caratteristiche geo morfologiche delle formazioni rocciose. In alternativa al percorso costiero si possono programmare pari escursioni alla scoperta delle tombe preistoriche presenti nel settore più interno al territorio di Bosa e della Planargia.
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Snorkeling cave (grotta) (livello medio facile) - Dalla base galleggiante sita presso la foce del Temo, prende il via l’escursione a bordo dei veloci gommoni oceanici. Si raggiunge la selvaggia costa rocciosa di Capo Marrargiu, 10 km a nord di Bosa, costituita da rara roccia andesitica risalente a circa 30 ml. di anni. L’escursione è finalizzata all’esplorazione di una singolare e importante cavità marina: la “Grotta dei Pellicani”. Si tratta di una rara cavità vulcanica scavata nella compaggine rocciosa dalla forza meccanica e d’urto delle onde. Si compone di 2 diramazioni, di cui una semi allagata e un’altra aerea, entrambe facilmente esplorabili. Nel tempo le pareti interne della grotta sono state invase dalle acque sorgive sature di carbonato di calcio che, depositandosi, hanno dato luogo alla formazione di grandi cascate di calcite e bizzarre stalattiti, rare sulle rocce vulcniche. Attrezzati di tutto punto, muta, pinne, maschera, snorkel e casco con fonte luminosa, si esplora il meandro in completa sicurezza penetrando per circa 80 metri nel cuore del massiccio vulcanico. All’interno si ammira una meravigliosa formazione calcarea, ricca anche di altri minerali quali l’aragonite e la pirite. L’avventurosa esplorazione prosegue all’interno della grotta asciutta: abbandonate le attrezzature subacquee si raggiunge il salone principale il quale si sviluppa in altezza per oltre 30 metri. Le potenti luci sveleranno il vero tesoro di questa grande grotta che la rende unica nel bacino costiero del Mediterraneo e tra le più singolari del mondo. L’itinerario si conclude a bordo del mezzo nautico che ci condurrà alla scoperta delle suggestive calette, all’insegna di magici relax, bagni e attività di snorkeling.
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Trekking di Capo Marrargiu osservazione dei Grifoni - (livello medio facile) - Con partenza dalla base galleggiante di Bosa Marina, a bordo dei potenti gommoni oceanici, si raggiunge la base costiera del promontorio di Capo Marrargiu, sito 10 km a nord dell’abitato. L’approdo consente di raggiungere un ripido sentiero che dopo poche decine di metri in forte pendenza permette di raggiungere gli appostamenti per le osservazioni naturalistiche. Capo Marrargiu - in antichità veniva considerato un luogo sacro, conosciuto come Ermanion Acron, promontorio dedicato al Dio Mercurio, protettore dei naviganti. Si narra che per scongiurare i pericoli dovuti alle terribili tempeste i naviganti avessero consacrato un antico sacello all’interno di una magica grotta. Le rocce del promontorio sono costituite da antiche vulcaniti, le Andesiti di 30 ml. di anni che, solo in questa regione, sull’itero perimetro della Sardegna, danno luogo, appunto, ad un promontorio. Le peculiarità sono varie. Il valore paesaggistico, assolutamente selvaggio e aspro, che si presenta intatto. Le rocce costituiscono già di per se interesse di osservazione e ricerca, anche per la presenta di numerosi minerali, compreso quello aurifero. Il valore biologico e faunistico è esaltato dalla presenza dell’avvoltoio grifone Gyps fulvus, che qui si riproduce. E’ il rapace più grande al mondo dopo il Condor americano. Non essendo un predatore si nutre esclusivamente di carogne d’animali morti. Presenta una apertura alare di quasi 3 metri. Nei monti circostanti, e in particolare nella costa di Bosa, è presente con una colonia nidificante (unica in Italia) composta da quasi 100 esemplari e 40 coppie stabili, mentre sino agli anni ’40 del ‘900 la colonia era costituita da oltre 1000 esemplari. Essendo l’osservazione una attività delicata non deve comportare nessun elemento di disturbo. Le nostre esperte guide ambientali, certificate dalla Regione Sardegna, avranno il compito di assicurare il massimo delle attenzioni con adeguati suggerimenti e indicazioni.
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Tour archeologico tra nuraghi, tombe preistoriche, e fonti sacre (livello facile) - L’escursione è finalizzata alla conoscenza delle origini del popolo sardo attraverso la visita di importanti monumenti archeologici, ubicati nel territorio circostante. L’itinerario si sviluppa per mezzo del nostro pulmino, percorrendo un circuito ad anello nei siti di maggior pregio, tra la Provincia di Sassari e quella di Oristano. Si raggiunge il complesso nuragico di Sant’Antine, nel Comune di Torralba. L’antico castello chiamato in sardo “sa domo de su re” (la casa del re) è tra i più maestosi della Sardegna e datato 1800 a.C. (torre centrale). L’intero complesso rappresenta un importante esempio di architettura megalitica e si presume che l’altezza originaria del mastio centrale raggiungesse una misura compresa tra i 22 e i 25 metri, la più alta di quel periodo dopo le piramidi egizie. Dopo pochi chilometri, nel Comune di Bonorva, si raggiunge la necropoli ipogea di Sant’Andrea Priu, datata 3500 a.C. Il complesso, uno tra i più importanti della Sardegna, è composto da una ventina di tombe ipogeiche del tipo a domus de Janas, una delle quali, con i suoi 18 vani, risulta essere una delle più ampie tra quelle presenti nel bacino del Mediterraneo. L’escursione prosegue nel settore più a sud, nel Comune di Abbasanta. Si raggiunge il singolare nuraghe Losa, anche questo tra i più importanti della Sardegna, datato XV secolo a.C. Si visitano le possenti mura e l’impianto di fortificazione, con fondamentali illustrazioni funzionali alle attività svolte. L’itinerario termina con la visita presso il santuario nuragico di Santa Cristina, un’area archeologica molto famosa situata nel territorio del Comune di Paulilatino. Il sito si compone di numerosi manufatti e strutture, l’attrazione principale è costituita principalmente da un pozzo sacro risalente all’età nuragica. E’ costituito da un recinto in pietra di forma ellittica che separa l’area sacra da quella profana che ne circonda un altro a forma di “serratura”, dal quale si ha accesso al pozzo stesso. La struttura è simile a quella degli altri pozzi sacri che si trovano in Sardegna, ma si differenzia da essi per l’ottimo stato di conservazione delle parti interne e anche per le dimensioni, molto grandi e proporzionate.
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Altre visite pomeridiane:
Murales di Tinnura - Giganteschi quanto suggestivi dipinti murali nelle pareti delle vecchie abitazioni. riportano alcune famose maschere della Sardegna e momenti delle attività agricole e pastorali locali.
Nuraghe Nuraddeo e domus dejanas del parco archeologico di Suni: Un grande nuraghe trilobato di tipo complesso che sorge sulla piana vulcanica a quota 340 s.l.m. Sopra la valle del Temo.
A circa 1 km di distanza sorgono le bellissime domus di Chirisconis escavate nella dura roccia trachitica e dislocate una sopra l’altra attraverso una singolare quanto suggestiva architettura.
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